venerdì 13 novembre 2009

Stanchezza...

Il mio compagno continua a chiedermi se sono stanca.

Ha i suoi motivi: se mi guardo allo specchio, vedo un volto pallido, le occhiaie sempre più marcate, profonde, grigiastre.

Ma io non mi sento stanca. E non sono in una fase di superlavoro.

Ho, anzi, del tempo per occuparmi di me stessa: un bagno caldo, un buon libro, una passeggiata con una amica. Lussi. Lussi del nostro bene più grande, il tempo, che posso permettermi solo da poco.

Eppure il mio volto è segnato, lo ammetto. E neppure dormire a lungo aiuta.

Durante la giornata riesco tranquillamente a svolgere le mie attività quotidiane. E sono quasi rassegnata a ricorrere a tappafalle estetici: copriocchiaie e fondotinta.

Se da un lato ringrazio i farmaci per la stabilità che mi danno, dall'altro penso che prendere farmaci così a lungo impoverisca le forze - gli omeopatici direbbero la vis vitalis - dell'organismo.

Ma che posso farci?

Tornare a soffrire molti mesi all'anno?

Aumentare le probabilità di un'altra crisi, un altro ricovero?

No, grazie.

Qualche giorno fa mi sono sottoposta al cytotest per scoprire se ho delle intolleranze alimentari.

Oggi va molto di moda, avere un'intolleranza alimentare.

Ma al di là di questo, scoprire se il nostro corpo non assimila bene certi alimenti, e quindi viene intossicato dalla loro assunzione, può essere un valido aiuto, sia per la salute del corpo che per l'equilibrio del tono dell'umore.

Vi terrò informati.