martedì 12 febbraio 2013

Farmaci sì, farmaci no....

Ancora sull'argomento....

Quanti di voi sono ancora alle prese con questo dilemma?

Gli psicofarmaci sono brutti, cattivi, fanno male, hanno un sacco di effetti collaterali, voglio stare senza, ora sto bene smetto, smetto per purificarmi, smetto perché non voglio essere dipendente, etc. etc. etc.

Quanti ne abbiamo sentiti? quando l'abbiamo detto anche noi?

Io ormai convivo pacificamente con le mie due scatolette, sempre sul comodino.

Conosco persone che rifiutano anche il carbonato di litio (che è un sale, naturale), e io invece vorrei prenderlo, oh come vorrei prenderlo...ma no puedo, mi aveva causato insufficienza renale.

Quindi convivo con gli psicofarmaci.

Ora, vero che hanno effetti collaterali. Tutti i farmaci li hanno. Se ci facessimo spaventare dal bugiardino, non prenderemmo più neppure l'aspirina. Anche l'aspirina ha svariati effetti collaterali, eppure la prendiamo. 

Vero anche che molti sono nuovi, e, se il vantaggio è che hanno meno effetti collaterali dannosi sul breve periodo, il grave svantaggio è che non se ne conoscono ancora gli effetti sul lungo periodo, ovvero i potenziali danni che un'assunzione prolungata, di anni e anni, potrebbe dare. Wow, siamo cavie umane! ;-)

Dall'altro lato, vivere senza farmaci ci espone a crisi ripetute, più o meno frequenti a seconda dei casi, più o meno gravi, che potrebbero danneggiare non solo la nostra vita attuale (scompensi economici, lavorativi, relazionali, sociali) ma anche la nostra vita futura, perché ogni crisi, depressiva, ma soprattutto maniacale, è un enorme stress per il cervello che potrebbe (siamo sempre nel campo delle ipotesi) portare, alla lunga, alla perdita di sostanza cognitiva.

Insomma, tra il ritrovarmi a 80 anni demente per aver preso farmaci ma avendo vissuto bene 50 anni e ritrovarmi demente a 80 anni per non aver preso farmaci e avendo vissuto male (e avendo fatto vivere male chi mi circonda) i precedenti 50 anni, io ho scelto la prima.

Scelta cinica? Forse, forse solo realista, forse anche responsabile.


Nel frattempo, spero che anche in Italia approvino la legge sull'eutanasia, perché vivere da demente non rientra nei miei progetti.


Altrimenti, come nell'epoca fascista,  resta sempre Lugano....


Ma sono conscia che ognuno è un mondo a sé, ognuno di noi deve fare le proprie scelte, le scelte che sente più in sintonia con se stesso e il proprio mondo. A tutti, buona fortuna.