Questo detto estremamente in breve e in modo talmente semplicistico... va beh, me ne vergognerò un'altra volta.
In un blog (http://ginevrapressenda.blogspot.com) ho trovato questa spiegazione dello scoramento, secondo la quale ogni azione, ogni progetto funziona in questo modo:
DO: progetto iniziale, atto di volontà, direzione del pensiero;
RE: si passa all'azione sull'onda dell'entusiasmo;
MI: ci si rende conto delle difficoltà incontrate sul cammino che non si erano considerate;
FA: ci si sforza di superare la crisi con il pensiero razionale;
SOL: si riprende l'azione con un ulteriore sforzo e con concentrazione maggiore;
SI: si entra in crisi, scoramento, non si riesce a capire cos'altro possiamo fare per raggiungere obiettivi che ci appaiono ancora lontani;
DO: si riparte con una nuova spinta motivazionale, oppure si punta a un nuovo obiettivo.
Mi è venuto spontaneo pensare a come applicarla alla guarigione/stabilizzazione del DB.
La cosa potrebbe essere:
DO: dopo la prima crisi, il ricovero, etc, progettiamo di curarci, prendere i farmaci e seguire le cure;
RE: iniziamo la cura con entusiasmo e voglia di star bene;
MI: iniziamo ad ingrassare e ad avere effetti collaterali, ci sentiamo grigi, spenti, abbiamo voglia di rivivere il nostro enorme mondo emotivo o di smettere i farmaci;
FA: smettiamo i farmaci o continuiamo a curarci per il bene nostro e di qualcun altro ma non sappiamo bene il perchè;
SOL: continuiamo a curarci ma non ci sentiamo ancora bene, ci sentiamo spenti; se abbiamo smesso i farmaci ci sforziamo in ogni modo di star bene e non capiamo perché nonostante tutti i nostri sforzi non abbiamo successo;
SI: altra crisi: perché è successo a noi? perché dobbiamo curarci?
DO: ripartiamo con le cure, magari provando altri farmaci o iniziando una psicoterapia.
Accade, vero?
Il guaio è che questi punti, queste cadute tra MI e FA e SI e DO, come tutte le altre fasi, non durano pochi minuti; possono durare giorni, mesi....e per noi sono mesi di dolore intenso. Per noi più che per altri.
Quindi non è facile. A cosa serve conoscere questa legge? Forse a sapere che la vita, la direzione da A a B, non è una linea retta, dove tutto andrà sempre bene, in modo lineare, ma una linea ondulata, con cadute di tono. Inevitabili sofferenze, inevitabili crisi.
Sapendolo, riusciremo a gestire meglio? A non sentirci perseguitati dalla vita e dal destino?
Ad aspettare che le cose si chiariscano e, nel frattempo, a non perdere di vista l'obiettivo della nostra salute e del nostro benessere? Me lo auguro.