lunedì 3 agosto 2009

Solito ciclo....

Che ora conosco ma che non sono ancora riuscita a risolvere: rabbia - repressione - depressione.

Ora che so dare un nome a quello che sento dentro di me, ho visto e toccato che posso essere pozzo di una rabbia atavica, profonda, immensa.

Ed ora è stata scatenata da una grave scorrettezza da parte di taluni "familiari" (parenti serpenti, davvero) nei confronti di mia madre. Scorrettezza e ingratitudine, dato che mia madre è sempre stata oltremodo disponibile e pronta a dispensare favori e assistenza verso quei loschi, putribondi individui. Che schifo!

Quindi ingiustizia, qualcosa che mi fa schiumare. Nonostante il mondo ne sia pieno, tutte le ingiustizie mi suscitano sentimenti profondi.,

Che rabbia! Li avrei strozzati tutti! Forse sono un altro sofferente di D.B. può capire di che genere sia la rabbia che sentivo dentro...talmente tanta che impressionava persino me.

Certo, avendo studiato filosofia e diritto, ed avendo quindi una forte etica e una forte morale, nonché una vasta conoscenza delle norme penali, mi sono trattenuta.

Ma non riesco ancora a tramutare la rabbia in qualcos'altro...creatività, magari.
No, la reprimo solo, fortissimamente, e quindi il giorno dopo sono depressa.

E' già tanto riconoscerla e sentirsi in diritto di provarla. Mi era anche successo che , poco dopo la diagnosi, mi fosse inibita qualsiasi espressione emotiva intensa...tutti segni di patologia, per cui chiamare subito la psichiatra. Non è successo anche a voi? Ad alcune mie amiche sì.

Atroce, no?

Siamo umani, con in potenza tutte le manifestazioni psichiche ed emotive dentro di noi.

Ma voglio, voglio fortissimamente risolvere il ciclo perverso....