mercoledì 10 dicembre 2008

Sonno

Stamani svegliarsi è stata davvero dura. Stavo sognando, e avrei continuato a dormire. Una delle prime cose che ho dovuto regolarizzare dopo la diagnosi, ed una delle più importanti nel mantenimento della stabilità, è stata proprio la qualità e la durata del sonno. Chi soffre di disturbo bipolare sa come il sonno possa variare: durante una depressione si può soffrire di insonnia o di ipersonnia (dormivo anche 14 ore al giorno). Durante una crisi maniacale o ipomanicale, non si dormirebbe mai...due o tre ore bastano, e ci si sente comunque pieni di energia. Il sonno, o meglio, la sua mancanza, può essere sia causa scatenante che un effetto degli episodi up e down. Per questo è di fondamentale importanza cercare di dormire almeno 7 o 8 ore per notte, evitando di scompensare questo meccanismo così delicato.
Ci sono piccole strategie che possono aiutare a regolarizzare il sonno:
1) evitare di guardare televisione fino a tarda notte, come evitare di stare davanti al computer: soprattutto nell'ultimo caso, il cervello recepisce la luce del monitor come se fosse la luce del giorno, e non si predispone al riposo (in termini tecnici, salta il ritmo circadiano, dell'alternanza di giorno e notte);
2) evitare l'alcool il più possibile;
3) mangiare carboidrati la sera (sì, lo so, non è dietetico ma aiuta);
4) un bagno caldo, magari con oli essenziali rilassanti (arancio dolce o melissa, 3 gocce nell'acqua della vasca);
5) una tisana con erbe rilassanti, come il tiglio, la verbena, o la nota camomilla (in quest'ultimo caso, va lasciata in infusione non più di 60 secondi, altrimenti diventa eccitante);
6) nei casi più seri, prima di affidarsi a sonniferi chimici, è possibile provare con erbe come la passiflora, la tilia tomentosa o l'escolzia.
Queste sono le strategie che seguo. Al di là di quanto sia bello prendersi del tempo per sé con un bagno caldo, o evitare film violenti e stressanti, mi sono davvero accorta di quanto sia fondamentale per il mio compenso, per il mio equilibrio psicofisico. Se mi capita, nonostante tutto, di non riuscire a dormire o di passare una notte agitata, il giorno dopo cerco di fare il meno possibile, per non innescare una spirale di poco sonno - nervosismo - energie sballate...