lunedì 2 febbraio 2009

Emotività...alle stelle?!?!?

Nel corso di tutti gli anni in cui probabilmente soffrivo già di D.B. senza che mi venisse diagnosticato, mi ero abituata ad avere picchi emotivi altissimi.

Potevo gioire in un modo estremo, come la più felice delle persone sulla terra....e potevo piangere come una disperata tutte le lacrime del mondo dopo poche ore.
Tutte le emozioni che vi possono venire in mente - rabbia, gelosia, amore, odio, gioia etc. - le sentivo in un modo esponenziale.
"Come sei teatrale!..." mi diceva mia madre....

Io non capivo, io non stavo fingendo o recitando per qualche immagine mentale a cui aderire, io ero così. Davvero. E tutti gli altri mi sembravano morti. Grigi. Piccoli zombie vaganti sulla terra, in sopravvivenza, senza davvero assaporarne, nel bene e nel male, i frutti.

Anni di farmaci e di psicoanalisi sono serviti. Ho capito quanto il mio mondo emotivo fosse bipolare, davvero estremo tra due estremi. E ho lavorato moltissimo su questo, fino ad apprezzare non solo il bianco e il nero, ma tutti i colori dell'arcobalento in qualsiasi tonalità si manifestino...dalla più pallida alla più violenta. Che, per fortuna, non è mai violenta come prima.

Anzi. E' sorta una nuova cosa. Il senso del ridicolo. Dell'autoridicolo, soprattutto. Che non è solo autoironia. E' proprio sentirsi ridicoli quando ricapita, per abitudine, di andar dietro ad emozioni che, in fondo, poco hanno più a che spartire con la mia nuova me....

Perché vi dico questo, oggi? Ieri ho fatto una piccola scena madre (ossimoro) al mio compagno. In parte giustificata, in parte basata sull'abitudine. Finché mi sono sentita ridicola. Ho sentito che potevo affrontare da sola tutto questo senza coinvolgere lui. Perché in fondo lui aveva parte solo marginalmente, in tutto questo, come causa esterna. Ma i problemi di cui gli parlavo erano e sono miei nodi su cui sto continuando a lavorare, e che non sono ancora risolti.

Lui, lui faccia quello che vuole. Perché su di lui non posso agire. Ma posso agire su me stessa, con calma e metodo, come faccio da anni. Andando in analisi e scavandomi dentro e affrontando e sperimentando nel reale nuove modalità.

E' per questo che riproporre vecchie modalità mi fa sentire ridicola....Anche se i nodi talvolta sono così stretti, ancora, che li sento mordere....