martedì 28 luglio 2009

Vacanze: strategie protettive

Tempo di vacanze...quasi...per me ancora tempo di prenotazioni.

Dunque, decidere dove andare e usare l'abituale accortezza di regolarità di vita sono strategie importanti per chi soffre di D.B.

Partendo, supponiamo, in una situazione di normalità, dobbiamo stare attenti a:

- il jet lag: in genere tende a scombinare il ritmo sonno-veglia, il che può essere causa di crisi ipomaniacali o depressive. Qualora prenotiamo in un paese lontano, con molte ore di diversità di fuso orario, la strategia è: appena arrivati, a letto. Magari con un sonnifero. Dobbiamo dormire, per noi è vitale, è impensabile stare svegli per 36-40 ore di fila

- la regolarità di vita. Fare le 5 del mattino tutte le notti ed essere già in spiaggia alle 9 è davvero una pessima idea. E' fondamentale cercare di mantenere le solite 7-8-9 ore di sonno, il più possibile alla stessa ora. Certo, se siamo abituati ad andare a letto alle 22, è comprensibile che in vacanza venga voglia di uscire la sera, andare a sentire concerti, etc....ma dobbiamo, davvero dobbiamo cercare di mantenere la nostra regolarità.

- partire con una scorta adeguata di farmaci (non solo per due settimane!), e dopo aver parlato con il nostro psichiatra che ci dica cosa fare in caso di scompenso. E' una buona idea farsi fare una ricetta o una presentazione in inglese, eventualmente da presentare in ospedale. In un paese occidentale, in caso ci capiti di sentirci poco bene, e in caso lo psichiatra curante non ci abbia detto cosa fare, è decisamente consigliabile andare al pronto soccorso e spiegare che soffriamo di D.B. e che non ci sentiamo bene, e che vorremmo parlare con uno psichiatra. Non è il caso di aspettare che la crisi si aggravi.

- tenere presente che molti farmaci (il litio, per esempio) sono suscettibili sia al peso corporeo che alla quantità di liquidi ingerita, quindi all'idratazione del corpo. Teniamolo presente e, anche per questo, parliamone con il nostro psichiatra che ci spieghi, prima di partire, cosa fare in caso di diarrea del viaggiatore e cose del genere.

- in genere sarebbe una buona idea scegliere vacanze non stressanti....

Lo so che tutte queste attenzioni possono sembrare una rottura colossale. Magari, prima della diagnosi di D.B. eravamo abituati a fare gli Indiana Jones, o i discotecari yè yè, tirando l'alba ogni giorno.
Beh, ogni non è più possibile, per noi. Ma vacanze non stressanti non significa noiose...è possibile divertirsi comunque e stare bene, anche senza progettare e vivere eccessi.

E' sempre un fatto di ristrutturarsi e ridisegnarsi....e, secondo me, 7 o 15 giorni di vacanza non valgono, assolutamente non valgono, una crisi maniacale o depressiva, con mesi e mesi di alte dosi di farmaci e scompensi e tutte le negatività di vita che le crisi comportano.